LB3W_012_Giardino dei sensi/museo da ascoltare

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da: Daniele Angelotti

 

In linea con le esigenze individuate per la classe di concorso “Turismo e beni culturali”, il progetto “Giardini dei Sensi/Musei da ascoltare” è concepito per garantire l’autonomia di persone con deficit visivo all’interno di luoghi d’arte e cultura quali appunto giardini e musei. L’essere cieco o ipovedente costituisce un disagio complesso e di cui, dall’esterno, spesso non si ha consapevolezza. Nei luoghi aperti al pubblico non sono sempre applicate le normative vigenti in materia di accessibilità degli spazi; per ciechi e ipovedenti, questa problematica strutturale si lega talvolta a quella del non poter essere partecipi di ciò che hanno di fronte se non grazie alle parole di un accompagnatore. L’idea per il concorso è dunque quella di proporre all’interno di giardini o musei dei percorsi tecnologizzati che, ricorrendo ai moderni sistemi RFID (Identificazione Mediante Sequenze Radio), permettano a quest’utenza specifica di visitare in maniera autonoma tali spazi grazie ad apparecchiature predisposte a guidarle lungo un percorso prestabilito e a descriverne la struttura, le caratteristiche e i servizi. Scopo della proposta è ridurre la distanza tra il mondo della disabilità e la società promuovendo l’ideale di un mondo in cui tutti abbiano le stesse opportunità per accedere alle risorse che il sistema sociale offre. Oltre a favorire l’istruzione e la fruizione dell’Arte in tutte le sue forme, questo progetto mira a creare anche un potenziale sbocco lavorativo che permetta a ciechi e ipovedenti di inserirsi con piena dignità nella società moderna anche dal punto di vista professionale.Per conseguire questo risultato si propone di affiancare all’utilizzo degli elementi tecnologici individuati un percorso di formazione che permetta a persone con tali disabilità di diventare guide in grado di accompagnare sia soggetti svantaggiati che ne facessero richiesta, sia, soprattutto, persone normodotate. Queste, sperimentando la visita bendate e munite della strumentazione, potranno rendersi conto direttamente delle difficoltà del vivere in un mondo al buio.