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Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Il complesso conventuale di san Pietro Martire ha una notevole importanza
storica, religiosa e architettonica per la città di Vigevano; sorge sul sedime di un’antica chiesa, che la tradizione vuole essere stata luogo della predicazione di san Domenico, tra il 1218 e il 1220. A seguito di ripetute incursioni, i vigevanesi chiesero l’
intercessione di san Pietro, martire domenicano, per essere liberati dal flagello dei saccheggi; una
miracolosa piena del fiume Ticino impedì l’ incursione di alcune truppe mercenarie e il
territorio fu definitivamente libero. Nel 1363, i cittadini fecero edificare ex voto
la nuova chiesa dedicata a san Pietro Martire e l’ annesso palazzo conventuale, che fu stabilmente abitato dai padri domenicania partire dal 1446. Nel 1519 Antonio Ghisleri (poi papa Pio V e santo) professò i suoi voti
solenni in san Pietro Martire e dopo alcuni anni diventò priore del convento.
Nel 1645 il convento fu quasi distrutto per consentire l’ ampliamento delle fortificazioni della Rocca cittadina; i padri domenicani provvidero però alla ricostruzione del palazzo, ordinando anche la decorazione delle sale
con affreschi che narrassero le imprese di san Domenico. Nel 1696, nella sala del Capitolo Conventuale, fu sottoscritto il
trattato di sospensione d’armi in Italia tra gli altri potentati d’Europa.
Il convento fu soppresso nel 1805. Il palazzo, lasciato dai monaci, divenne sede del tribunale cittadino; recentemente gli uffici giudiziari sono stati trasportati nella città di Pavia e il palazzo è in disuso.
Data l’importanza storica del luogo per la città e per il territorio, si vuole
proporre la sua riapertura, con l’obiettivo di realizzare il centro culturalepolifunzionale #enjoYourmind. La struttura architettonica del complesso lo rende particolarmente adatto alla realizzazione di ambie nti di studio
discreti e tranquilli, dislocati introno al chiostro maggiore; infatti il progetto prevede di adibire alcuni locali a luogo di studio,dotati di dispositivi multimediali e tecnologici, e pensati come punto di aggregazione culturale; due ampi spazi saranno attrezzati come sala conferenza e sala di prove e registrazione musicale. Il palazzo diventerà anche la sede “ digital”
dell’archivio storico locale, con la possibilità diconsultare l’enorme patrimonio cittadino nel contesto di un luogo di
grande valore artistico, che sarà così riportato alla fruibilità di tutti.