LB10F.11. Gente di città una nuova idea di turismo

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

di Greta Bonfigli e Giuseppe Paolucci


L’obiettivo del nostro progetto è quello di rilanciare il turismo attraverso la voce delle persone.
Quali persone? Quelle che in questo periodo sono state maggiormente esposte alla vulnerabilità e al
pericolo: anziani e giovani ragazzi.
Come far sı̀ che gli anziani si sentano di nuovo valorizzati? Mettendoli a contatto con le nuove generazioni,
con freschezza e curiosità di quei ragazzi di oggi attenti e rispettosi della memoria storica delle antiche
generazioni.
Proponiamo incontri tra “nonni” e giovani, nelle scuole, RSA, università o spazi pubblici. I partecipanti
avranno la possibilità di raccontarsi e confrontarsi rispetto a luoghi e zone cittadine a loro maggiormente
care, riscoprendo emozioni che li accomunano. La distanza generazionale rimarrà solo “di facciata”!
I diversi gruppi saranno da noi formati, in fase iniziale, ai valori di rispetto ed ascolto, cosı̀ da poter vivere
un’esperienza nuova, fatta di socialità, conoscenza ed apertura al confronto con un target molto diverso, da
incontrare in una successiva fase.
I principali obiettivi da raggiungere saranno:
 – Riscoperta del valore della memoria storica e della socialità cittadina, creando un ponte
generazionale mai conosciuto prima d’ora;
 – Valorizzazione del patrimonio artistico culturale di ogni città e/o borgo della nostra magnifica
nazione. Zone cittadine spesso a rischio degrado saranno riutilizzate e messe in luce per ciò che
possono offrire: il decoro urbano è una delle nostre principali finalità;
 – Esposizione interattiva finale: grazie a foto, audio, video, ecc. raccolti durante gli incontri e
attraverso ricerche che effettueremo, realizzeremo una mostra che sarà a disposizione dei turisti
nei mesi estivi. Nasce dunque un turismo reso dai cittadini, a servizio sia della loro stessa
comunità che dei visitatori. Chiunque potrà sentirsi protagonista di una realtà viva e partecipe;
 – Turismo: il tutto è legato alla possibilità di creare una guida cartacea concreta e dei percorsi
alternativi a quelli stra-conosciuti ormai da tutti. Trascriveremo le parole dei cittadini, con
descrizioni della città non soltanto tradizionali, ma legate ai ricordi di anziani e giovani. Chi
meglio di loro potrebbe narrare di angoli nascosti, piazzette dimenticate, vicoli, incontri, ecc.
facendo sentire che la propria città trasuda di emozioni, per di più intergenerazionali?