LB11.106P_PolicyMate

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

di Giuseppe Michele Padricelli, Noemi Crescentini e Ferdinando Iazzetta

Lo spessore del dualismo tra la difesa della salute collettiva e la programmazione per evitare il disordine economico del paese è progressivamente cresciuto a seguito delle misure adottate dalla governance multilivello per rispondere all’emergenza pandemica. Le diverse priorità ed interessi dei cittadini mettono infatti a dura prova il lavoro quotidiano di Stato e Regioni per una strategia decisionale totalizzante, ossia capace di sostenere ed assistere le categorie colpite dalle conseguenze della pandemia senza differenze di trattamento. La prima risposta all’emergenza ha visto il coinvolgimento di diversi attori (organi di governo, agenzie pubbliche, primi soccorritori) cui suono applicati diversi standard di performance. Ciò qualifica la pandemia come un vero e proprio disastro cui il rischio di contagio e ricovero, di chiusura delle attività e drastico cambiamento della quotidianità possono essere paragonati ai più comuni rischi cui si è esposti in occasione di disastri come terremoti, inondazioni e crisi economiche. Questo quadro spinge quotidianamente i ricercatori e gli studiosi in scienze sociali ad osservare e a riflettere sulla complessità della situazione con l’obiettivo di restituire agli organismi di policy gli indirizzi migliori per rispondere in modo appropriato alle attese della popolazione riguardanti la tutela economica e sanitaria. A tal ragione il progetto proposto punta all’inquadramento degli strumenti e delle pratiche utili alla costruzione di un modello finalizzato al monitoraggio del sentiment e delle percezioni sociali riguardanti i processi di policy per le misure di intervento finalizzate alla ripartenza socio-economica. Attraverso l’analisi dei contenuti esistenti dentro e fuori la rete (documenti normativi, dati e report di ricerche condotte da organismi pubblici e privati, pregresse inchieste campionarie, temi e contesti di rivendicazione di gruppi e movimenti rappresentanti le fasce in difficoltà della popolazione etc.) verrà garantita robustezza all’impalcatura del progetto per assicurare al modello un carattere di scalabilità e replicazione in diversi contesti di criticità sociale potenzialmente emergenti nel periodo post- pandemia. Le linee di azione e di implementazione, inoltre, si dirameranno in due specifiche direzioni: da un lato una prospettiva volta a comprendere e chiarire le attuali pratiche gestionali dell’emergenza (es. coordinamento delle azioni, meccanismo operativo etc.) dall’altro invece ciò che riguarda la dimensione della comunicazione istituzionale e della politica sul tema, il grado di complessità nella formalizzazione dei dati utili a comprendere lo stato di gravità della situazione, nonché la chiarezza informativa sugli sviluppi delle azioni di risposta (es. campagna vaccinale, accessibilità all’ospedalizzazione etc.).