LB3F_037_Destini di strada

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto presentato da: Daniela Longo, Francesco Racco, Marzia Geremicca e Valentina Pujia

 

La disoccupazione, il degrado sociale e l’immigrazione incontrollata hanno alimentato, nell’ultimo ventennio, un fenomeno oramai molto diffuso: l’aumento esponenziale dei senza tetto. Il progetto Destini di strada si pone come scopo generale quello di offrire, a chi vive per strada, la speranza in una vita migliore, attuabile mediante percorsi di responsabilizzazione e ricollocamento all’interno del tessuto sociale e del mondo del lavoro. Ciò che si intende realizzare non è semplicemente fare in modo che chi vive alla giornata possa trovare una qualche occupazione lavorativa, ma partire dai bisogni più semplici e impellenti della persona, quali la necessità di scegliere consapevolmente di cosa nutrirsi, e godere della gioia di poter indossare, quotidianamente, degli indumenti puliti. In buona sostanza, la filosofia di fondo di questo progetto è quella del godere appieno delle risorse del territorio, mettendole al servizio della comunità e, in particolare, di chi vive in condizione di svantaggio. Da qui l’idea di installare, in una posizione ottimale e facilmente raggiungibile della città, un distributore automatico che eroga beni di prima necessità quali vivande (di ottima qualità e largamente assortite, comprese frutta e verdura fresche), indumenti, scarpe, coperte e ricariche telefoniche. Il distributore sarà dotato di impianti fotovoltaici per sfruttare le numerose giornate di sole calabresi producendo energia pulita che alimenti il distributore stesso, un pannello LED a scorrimento con annunci di lavoro e inserzioni pubblicitarie, nonché di lettori di schede magnetiche, che ne consentiranno l’uso esclusivo ai senza fissa dimora. Suddette schede saranno distribuite, ai senza fissa dimora locali, da un Centro di Ascolto “Giacobbe ed Isaù” appositamente creato e finalizzato a supportare i soggetti in questione durante tutto il loro percorso di emancipazione e di liberazione dal bisogno. Tale sistema prevede una fase di prima accoglienza e dunque del primo incontro con gli operatori, durante il quale ci si occuperà dell’elaborazione della cartella sociale, della registrazione della persona nel database e della distribuzione della scheda magnetica (con un saldo punti pari a 100; ogni punto corrisponde a 0,30 cent). L’utilizzo delle schede magnetiche è funzionale in quanto da la possibilità, a chi vive per strada, di accedere ai servizi offerti dal distributore, mediante l’accumulo di un quantitativo di 20 punti bonus, corrispondenti a circa 6,00 €, per ogni ora lavorativa svolta o di frequenza a corsi di formazione professionale e di apprendimento della lingua italiana, nel caso di soggetti provenienti da altri paesi. Tutto ciò consentirà di porre un freno all’emarginazione sociale, facendo in modo che, chi vive per strada, possa contribuire, con il proprio lavoro e la propria formazione, al benessere della comunità e, contestualmente, reintegrarsi uscendo dalla propria condizione di esclusione sociale.