LB10P.15. L’officina del batik

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

L’Officina del Batik vuole offrire alle donne migranti residenti nella città di Pavia, che vivono situazioni di
fragilità sociale, una possibilità di reinserirsi nella società e nel mondo del lavoro, mettendosi in gioco. Il
rischio di rimanere escluse dalla società, svolgendo lavori precari e anche in nero, è molto alto per queste
donne. Pertanto, questo progetto si propone di investire sulle loro potenzialità e capacità, collocandole al
centro di un percorso volto al raggiungimento dell’autonomia. Tutte le partecipanti coinvolte potranno
beneficiare di momenti formativi e alcune fruiranno di borse lavoro. Con la creazione di un laboratorio
artigianale, culturale e formativo, le donne hanno la possibilità di imparare un mestiere attraverso
workshop tenuti da esperti del settore artigianale. L’obiettivo finale consiste nella realizzazione di accessori
di bigiotteria e oggetti di decorazione per la casa. I protagonisti delle creazioni sono i tessuti africani, tipici
di alcuni paesi dell’Africa Occidentale, in particolar modo il Batik e il Bogolan. La caratteristica principale è
che quest’ultimi verranno riprodotti attenendosi fedelmente al modello di produzione locale. Questa scelta
non è casuale ma si vuole contrapporre al modello di produzione industriale, riscoprendo i valori
tradizionali e conferendo libero spazio alle inclinazioni creative di ciascuna donna: a ogni stampa
corrisponde un particolar stato d’animo e significato che le donne avranno la possibilità di esprimere
mostrando le proprie passioni ed emozioni. Si vuole operare nel rispetto di principi etico-sostenibili: infatti,
per la produzione degli accessori verranno utilizzati anche materiale di scarto e di riciclo (fettucce di
tessuto, bottoni, cartone, cerniere, plastica). Parallelamente, si intende organizzare eventi culturali di
sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale rivolti alla comunità pavese, il cui obiettivo è creare una
città accogliente ed aperta.


“L’Officina del Batik” wants to offer migrant women living in Pavia, in a social fragility status, a chance to
reintegrate themselves into society, giving them new life opportunities. The risk of being excluded from
society, carrying out precarious and even illegal work, is very high. Furthermore, the aim of this project is to
locate women at the centre of their lives, providing them tools to achieve autonomy. All the participants
will benefit of educational support and some of them will be granted to job orientation support. Women
will learn new skills by attending hand-crafted workshops that will be held by artisan experts. They will
create jewelleries and small home furniture in a cultural and educational lab. Batik and Bogolan, typical
West-African Fabrics, will be the key feature and component of the creations. Textile materials will be used
in realising products by following local traditions. This hand-crafted production will allow every woman to
practise manual skills and explore their creativity. Indeed, fabric motifs are associated to peculiar moods
and emotions and will be used by women to express deeper feelings. Ethical and sustainable principles will
be applied: complementary materials as wasted textiles, buttoms, paper, zips and plastic will be used.
Cultural and social events will be planned to involve the local community, aiming to stimulate a welcoming
and open attitude among the citiziens.