LB6P_056_Tooteko_Talking Tactile

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

LB6.056 Tooteko_Talking Tactile

Progetto proposto da Serena Ruffato, Fabio D’Agnano, Gilda Lombardi, Valentina Farace e Cristiano D’Angelo

 

Costruiamo wearable device che permettono a tutti, anche ai disabili visivi, di “vedere” il mondo con altri occhi: attraverso il tatto e l’udito.

Per il mercato museale, Tooteko ha studiato un anello intelligente che permette di esplorare con il tatto qualsiasi superficie tridimensionale e di ricevere in risposta un contenuto multimediale che descrive il punto che si sta toccando in quel momento.

Tooteko si basa su una tecnologia low cost e si può applicare a superfici tridimensionali quali statue, architetture, opere d’arte o di design, ma anche schede termoformate e altri supporti tattili in uso per l’istruzione dei disabili visivi.

Come si usa?

1) Si scarica l’app gratuita di Tooteko sul proprio smartphone o tablet

2) Si indossa l’anello

3) Si inizia a esplorare la superficie con le dita.

Quando l’anello si avvicina a un hotspot, il contenuto multimediale (audio o audiovisivo) si avvia sul dispositivo mobile. Poiché i contenuti multimediali sono on-cloud, Tooteko offre la possibilità di accedere a contenuti multilingue, tagliati sulle necessità degli utenti (bambini, disabili visivi, non udenti, eccetera), sempre aggiornati, di sentire suoni, musica, di vedere immagini o video, o qualsiasi cosa che si trovi in rete.

Tooteko nasce con lo scopo di rendere accessibili i luoghi dell’arte tradizionali ai non vedenti e nel contempo fornire un supporto tecnologico per l’apprendimento e lo sviluppo della percezione tattile. Il prodotto, pensato da e per i non vedenti, compie un salto di qualità affermandosi come ausilio alla conoscenza per tutti. Tooteko infatti può essere visto come un modo per tutti di esercitare tatto e all’udito,  normalmente  “narcotizzati”  a  favore  della  vista.  In  questo  senso Tooteko consente la percezione “aumentata” della realtà, dove l’incremento di informazione non è visivo ma audiotattile.Obiettivo a medio-lungo termine del progetto è quello di costituire una rete di musei che ospitino le repliche audio tattili delle proprie opere più significative. Questo per far sì che i disabili visivi possano accedere alle opere d’arte nel loro contesto originario, e non in un “museo delle repliche” riservato ai non vedenti.I musei che aderiranno al progetto entreranno a far parte della rete dei musei accessibili ai disabili visivi, alle loro famiglie, alle scuole, alle associazioni, e in generale al turismo 2.0 che sta nascendo intorno al mondo della disabilità.