LB6J.006_Nocciolo

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

l cuore del nostro progetto è quello di sensibilizzare i bambini, in particolare quelli che frequentano la scuola primaria, alle regole della sana e corretta alimentazione, in maniera semplice e spontanea, in un’ottica“peer to peer” e utilizzando un supporto multimediale che ben si adatta alle modalità comunicative dei piccoli nativi digitali. Sotto la guida dell’insegnante di lettere, sensibilizzati dalle attività di preparazione alla visita ad Expo 2015 ed utilizzando esclusivamente risorse interne alla
scuola, abbiamo realizzato un e-book sull’argomento, facendoci carico di presentare i contenuti attraverso un’azione di drammatizzazione, recitando, per renderla più accattivante, la fiaba scritta per l’occasione che dà anche il
titolo al nostro progetto. Abbiamo testato il lavoro portandolo in una terza elementare di un istituto comprensivo della nostra città, presentando ed illustrando le slide e i disegni; i risultati sono stati incoraggianti così che ci siamo chiesti come rendere l’
e-book fruibile da quanti più bambini possibile e, perché no, anche dai loro genitori. L’idea ambiziosa è quella
di proporre alle imprese della grande distribuzione di pubblicare l’e- book nel proprio catalogo premi, nella sezione riservata ai bambini, descrivendone l’aspetto ludico ed educativo insieme, indicando il numero di punti necessari per averlo. Allo scadere della validità del catalogo, l’impresa dovrebbe erogare alla nostra scuola un contributo in denaro
proporzionale al numero di e-book richiesti in premio dai clienti. Perché le imprese del grande dettaglio dovrebbero essere disposte a diventare nostri partner? Allo scopo di dimostrare la propria assunzione di resp
onsabilità nei con fronti della comunità, posto che spesso sono accusate di spingere con la propria attività di marketing i consumatori, bambini compresi, verso comportamenti alimentari sbagliati e/o distratti. Il nostro progetto intende
includere, in particolare, le fasce economicamente più deboli; si rivolge a loro perché le riscontra troppo spesso indifese per mancanza di una adeguata cultura in materia e/o perché costrette ad acquisti obbligati da ragioni economiche, i cui figli, spesso soli e sollecitati dalla pubblicità, “si consolano”con “Junk food”. Naturalmente non pensiamo di risolvere il problema, ma di sensibilizzare i piccoli consumatori in modo che comincino ad essere informati e contribuiscano a loro volta a
trasmettere le conoscenze avute dal nostro e-book e da noi,“docenti singolari”, ai propri familiari. Nell’ ultima pagina del nostro libro digitale troverà posto l’indirizzo di un sito che realizzeremo, contenente altri consigli di
educazione alimentare sotto forma di pagine, immagini e nel quale sarà possibile svolgere un test interattivo finalizzato alla
verifica delle nozioni acquisite sulla corretta alimentazione.