LB5F_030_Micro-digestori per produzione di energia diffusa

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Progetto proposto da Francesco Viglietta

L’idea è quella di diffondere micro-digestori anaerobici presso piccole comunità (frazioni dei Comuni), presso piccoli consorzi di condomini o semplici associazioni informali di cittadini. Presso cioè il più ampio target possibile, così da raggiungere e soddisfare le esigenze di tutto il territorio italiano. Obiettivo generale è quello di garantire una produzione di energia oltre che verde e rinnovabile, soprattutto diffusa (vicina al luogo di consumo) e continua.

Questa tecnologia è da integrare con l’installazione di pannelli solari e/o pale eoliche per ottenere un sistema integrato di produzione di energia: l’embrione di una Smart Grid efficiente. Con questo sistema si potrà perseguire una gestione ottimale dei rifiuti organici in quanto, appunto, sarà utilizzata la FORSU come input principale; almeno nella prima fase del progetto come batteri metanigeni saranno utilizzati quelli contenuti nei fanghi di depurazione. Gli output del processo saranno biogas ed un substrato fertilizzante migliore della torba. Il biogas sarà bruciato in un cogeneratore per ottenere elettricità e calore che andranno a coprire parte del fabbisogno di chi conferisce gli input al sistema. Si vuole sottolineare il fatto che, con l’integrazione ad altre fonti rinnovabili, si potrà ovviare all’inevitabile problema della casualità, dell’intermittenza e della temporaneità limitata della produzione energetica solare ed eolica.

Il carattere di innovazione risiede tutto nella taglia dei digestori. Infatti nel mercato italiano (come in quello europeo del resto) la taglia dei digestori installata copre il fabbisogno di un cogeneratore di minimo qualche decina di Kw: noi vogliamo diffondere sistemi che siano adatti a realtà molto più piccole; questo per realizzare la produzione di energia il più vicino possibile al luogo del consumo e garantire agli utilizzatori un sistema semplice di smaltimento dei rifiuti organici che non abbia bisogno di intermediari.

Minori quantità di input genereranno minori quantità di output energetici ma al tempo stesso si tratta di sistemi installabili ovunque che riescono a recuperare input altrimenti persi a causa di una gestione  centralizzata e “di massa” dei rifiuti e degli input in generale: in altre parole si perseguirà anche il riciclo totale dei rifiuti, senza sprechi. Inoltre vanno incontro ad esigenze di comodità e vicinanza espresse dalla popolazione e ad esigenze di spazio tipiche dei condomini e delle piccole comunità. Saranno soddisfatte anche esigenze “statali” visto che si andrà ad alleggerire il servizio di nettezza urbana. Grazie ai risparmi di spesa sulla bolletta energetica l’investimento potrà essere recuperato in pochi anni. Nello specifico vogliamo installare un primo esemplare di micro-digestore per comprovarne concretamente la fattibilità tecnica e la convenienza economica così da provvedere ad un prototipo con il quale diffondere e vendere meglio l’idea nel territorio italiano e non solo.

http://lifebilityaward.com/media/slides-progetti/lb5_030-ppt/