LB4F_046_Gabbia biologica per idrocarburi

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da: Emilia Capozzi e Simone Aureli

Gli idrocarburi, da circa un secolo, sono utilizzati nel settore industriale come fonti di carburanti, di catrami e di precursori di materie plastiche. Proprio per il loro grande impiego è importante sottolineare il problema dell’inquinamento ad essi associato; questo è principalmente dovuto allo scarico in mare di acque usate per pulire i serbatoi delle petroliere, nonché al petrolio fuoriuscito dalle petroliere danneggiate o naufragate. Il petrolio greggio forma sull’acqua una pellicola impermeabile che impedisce lo scambio di ossigeno tra atmosfera e acqua, causando danni alla flora e fauna marina; questa forma di inquinamento è particolarmente grave poiché coinvolge aree molto estese a causa dei movimenti del mare e potrebbe modificare in modo sostanziale l’equilibrio di un intero ecosistema. Normalmente per eliminare gli idrocarburi dalla superficie marina, vengono impiegati reagenti che provocano la loro precipitazione sui fondali, risultando anch’essi devastanti per la vita dell’ecosistema marino. Proponiamo l’impiego di una nuova sostanza (un piccolo peptide) in grado, ad opportune concentrazioni, di impedire agli idrocarburi dispersi in mare di formare la pellicola impermeabile, velocizzandone la frammentazione; inoltre tale peptide sarebbe contemporaneamente in grado di recuperare una frazione della grande massa degli idrocarburi disciolti. Il vantaggio sarebbe dunque duplice: da un punto di vista puramente ecologico la frammentazione della pellicola impermeabile garantirebbe una notevole diminuzione della tossicità, aumentando la probabilità di sopravvivenza delle specie animali e vegetali coinvolte; da un punto di vista economico invece, permetterebbe un recupero e dunque un riutilizzo del materiale inquinante disperso, nonché di una frazione del peptide utilizzato, in grado di essere reimpiegato, mantenendo la sua originale efficienza.