LB1W_032_Compost su suolo contaminato

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto presentato da: Michele Grimaldi

Vincitore nella categoria Energia e Ambiente di uno stage presso ATM

 

Il progetto prevede l’utilizzo di compost certificato su suolo contaminato da metalli pesanti, al fine di valutare gli effetti sulla loro stabilizzazione e riduzione ( in modo particolare per quanto riguarda il cromo e l’arsenico). L’impiego del compost è, inoltre, integrato a un’azione di fitorimedio tramite l’utilizzo di piante tolleranti a elevata capacità di fitoestrazione (salice e pioppo) per l’assorbimento della frazione disponibile dei metalli.

La fitomassa utilizzata può essere sottoposta a trattamenti diversi, quali:

–          recupero dei metalli dalle matrici vegetali e successivo incenerimento di quest’ultime

–          istantaneo incenerimento

–          compostaggio

Lo scopo è inoltre l’integrazione, da una parte, della stabilizzazione e  riduzione dei metalli attraverso l’utilizzo del compost e da un’altra, la rimozione di una parte della frazione disponibile dei metalli dal suolo attraverso la fitoestrazione e la fitostabilizzazione delle piante, che traggono vantaggio dalla presenza del compost.

Tra gli scarti organici sottoposti a compostaggio si considera in particolar modo la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, detta FORSU. Ovvero rifiuti urbani biodegradabili provenienti da cucine, mense , raccolta differenziata e scarti vegetali provenienti da giardini e parchi.  E’ una metodica a basso impatto ambientale e a basso costo. In tal modo si ritiene di poter contribuire alla risoluzione dell’ annoso problema dello smaltimento dei rifiuti urbani.Il fitorimedio è una tecnologia emergente anch’essa a basso impatto ambientale e a costi molto contenuti rispetto alle metodiche tradizionali a elevato impatto ambientale. Il fitorimedio sfrutta la capacità naturale delle piante di assorbire, accumulare e/o degradare gli inquinanti del suolo e delle acque. Consente, inoltre, di migliorare l’immagine paesaggistica del territorio in cui è attuata tale metodologia e di conciliare anche le richieste di conservazione e mantenimento dell’ambiente urbano e peri-urbano da parte dell’opinione pubblica.