LB6P_022_Vista sensoriale

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Progetto proposto da Gjergji Gjeta

L’interazione fra i sensi nella percezione è ben nota, e quando le informazioni che provengono da un certo senso sono ambigue, un altro senso può intervenire e chiarirle. Molti animali utilizzano fasci di suoni ad alta frequenza per orientarsi e catturare le prede, semplicemente analizzando i suoni che vengono riflessi dagli oggetti che si trovano lungo il loro percorso. L’uomo non possiede queste capacità, tuttavia, grazie a tecnologie molto simili a quelle dei sonar o dei radar è in grado di produrre delle onde, le quali verrebbero riflesse dagli oggetti circostanti e captate dallo stesso apparecchio che le ha generate, rilevando così la distanza e la grandezza degli oggetti. Ciò tuttavia non è sufficiente. Bisogna fare in modo che queste informazioni vengano trasmesse all’individuo, in modo che le possa utilizzare per incrementare le proprie capacità visive. In molti hanno già pensato di utilizzare le onde per questo tipo di applicazione, ma l’innovazione che propongo è creare una corrispondenza diretta ( come una mappatura di ciò che mi sta di fronte ) tra l’area della visuale dell’individuo e l’area di una leggera fascia vibrante di forma quadrata, applicata sul busto, direttamente a contatto con la pelle. Grazie a questa corrispondenza diretta, un apparecchio sulla testa (per es. occhiali) in grado di rilevare informazioni sulla posizione e sulla grandezza degli oggetti in avvicinamento,inviandole alla fascia, farebbe vibrare specifiche zone della stessa permettendo all’individuo di capire la posizione dell’oggetto e la sua dimensione. Questo dispositivo permetterebbe ai povedenti di accrescere le proprie capacità visive, di percepire sulla propria pelle persone in avvicinamento durante una camminata, mani che si protendono in attesa di una stretta, pali e altri ostacoli da evitare; consentendo quindi di spostare l’attenzione su oggetti che normalmente non sarebbero percepiti. Sentendo la vibrazione, l’individuo volgerebbe la testa e lo sguardo verso l’oggetto, allo stesso modo la vibrazione si sposterebbe verso il centro della fascia, confermando alla persona di aver trovato la posizione dell’oggetto. Permetterebbe anche a persone affette da cecità totale di avere una percezione dello spazio circostante e degli oggetti in avvicinamento. Utilizzando la stessa corrispondenza e la tecnologia delle onde, una fascia sulla schiena potrebbe far percepire oggetti in avvicinamento da dietro.